Insicure di successo!

Abbraccia la paura e provaci lo stesso

Perché il Perfezionismo Sta Sabotando il tuo Successo

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Sei anche tu una di quelle persone che in nome del perfezionismo alza la barra delle aspettative così alta da rendere praticamente impossibile riuscire a superarla? 

Ora siamo onesti: cercare di raggiungere la perfezione equivale un po’ a cercare di raggiungere l’orizzonte. 

Buona fortuna nell’impresa! 

Scopri se il Perfezionismo sta Sabotando il Tuo Successo 

Qualsiasi cosa successo voglia dire per noi, tendiamo ad avere un ideale di vita che continua a spostarsi nel tempo come l’orizzonte fa nello spazio.

Cecilia Sardeo Podcast

Spesso questo ideale ci lascia continuamente esausti, sempre più stanchi, nel disperato e vano tentativo di riuscire a raggiungerlo questa volta. 

E a volte del tutto paralizzati! Perché è impossibile riuscire a raggiungere il perfezionismo in ogni cosa che facciamo!

Ed è una buona cosa: immagini che vita sarebbe una vita perfetta? 

La più noiosa del mondo! 

Non ci sarebbe spazio per crescere, non ci sarebbe spazio per sbagliare, non ci sarebbe spazio per migliorare…

Che tipo di vita è mai questa? 

La vita è crescita, la vita sono sfide, la vita sono cadute continue e la capacità di rialzarsi continuamente.

Fino a quando non abbiamo imparato a camminare, così possiamo imparare a correre, poi ad arrampicarci e poi chissà…forse imparare anche a volare.

E certo, questo significa anche accettare che ci vorrà un bel po’ di tempo per riuscire ad arrivare dove abbiamo in mente. 

Soprattutto quando abbiamo appena cominciato a fare qualcosa di nuovo, oppure stiamo imparando qualcosa che non sapevamo fare prima. 

Quella classica situazione, la più comune fra tutte, in cui cominciamo subito a paragonare l’inizio del nostro viaggio alla metà o alla fine del viaggio di qualcun altro.

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Il modo migliore, tra l’altro, per sentirci abbastanza stupidi o scemi. 

E così perdiamo la motivazione, cominciamo a convincerci che non siamo tagliati per fare una certa cosa o che non ce la faremo mai.

Anche e soprattutto quando dobbiamo farla controvoglia, perché fa parte di un progetto molto più grande e ci serve per realizzare quello che può essere un obiettivo molto più importante per noi. 

Quindi come riuscire a continuare per la nostra strada anche quando i risultati non sembrano arrivare mai?

Personalmente, quando il perfezionismo bussa alla porta, ovviamente non invitato, con l’intenzione di sabotare i miei progetti tengo a mente queste 3 regole:

Progresso vs Perfezione

A questo argomento ho dedicato un post completo, lo trovi cliccando qui, perché non c’è storia che tenga: il perfezionismo può rischiare davvero di sabotare i tuoi progetti o perlomeno di rallentarli.

La prima regola per invitarlo gentilmente ad uscire quando fa capolino nella nostra vita consiste nel puntare al progresso e al miglioramento, non alla perfezione.

Consapevoli che, comunque, siamo ogni volta una versione di noi stessi che può essere aggiornata in quella successiva. 

Un po’ come se fossimo un’app in beta permanente e quindi soggetta a continue migliorie, a continui cambiamenti ma sempre e comunque completa, in questo preciso istante.

Lasciamo che migliorare e continuare a sbagliare anche rialzarci rappresentino la naturale conseguenza della nostra scelta di non arrenderci.

Nel momento in cui riusciamo ad applicare questo mindset ad ogni cosa della nostra vita tutto cambia, come puoi scoprire in questo post.

Punta all’impegno piuttosto che al risultato 

Il risultato di un progetto non dipende da noi, ma una cosa è certa: possiamo controllare l’impegno che ci mettiamo nel raggiungerlo.

Quando ci identifichiamo con il nostro impegno, piuttosto che con il risultato finale, stiamo lavorando su qualcosa che possiamo controllare, consapevoli  che il risultato finale, invece, è totalmente fuori dalle nostre previsioni.

Inoltre, quando sei disposto a fare più del minimo che ci si aspetta da te, il tuo atteggiamento non passa inosservato, come ti racconto in questo post (https://ceciliasardeo.it/credere-in-se-stessi/

Senza considerare che fare bene ogni cosa ti permette anche di preservare le energie che ti servono per individuare ed esplorare strade alternative da quella che stai percorrendo (se questa non ti soddisfa).

Non sei una pizza e nemmeno un avocado

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Non sto impazzendo 

Voglio semplicemente dirti che non potrai mai piacere a tutti, ed è bene sia così!

Piacere a tutti è impossibile e prima ne sarai consapevole, prima inizierai a recuperare energia e tempo da dedicare ai tuoi sogni, abbandonando il perfezionismo in nome della costruzione della tua identità personale.

Se stai lavorando alla costruzione della tua immagine, soprattutto nel web, le regole da seguire non sono certo legate alla ricerca della perfezione, anzi! 

Ce ne sono altre di molto più pratiche e creative, che possono darti una mano a costruire il tuo personal branding di successo, come ti spiego in questo articolo.

Ma ora comincia la parte come sempre più bella del video, fammi sapere nei commenti qui sotto:

In che area della tua vita scegli di lasciar andare il perfezionismo una volta per tutte?

Dichiara la tua intenzione e invita il perfezionismo a prendersi una lunga vacanza lontano da te!

Non vedo l’ora di saperlo nei commenti qui sotto, perché ricorda che non c’è migliore modo di crescere che farlo assieme!

Al prossimo Ceci Weekly.

Ceci xx

P.S. Se questo post ti è piaciuto non dimenticare di condividerlo sui tuoi canali social e di consigliarlo a chi sta cercando ispirazione per mettere KO il perfezionismo una volta per tutte.

Io come sempre ti aspetto di persona in queste due fantastiche community:

> Biz-Academy: la nuova business Academy italiana al femminile per fare decollare il tuo progetto in rete in modo autentico e proficuo, senza sacrificare la tua libertà (ti aspetto qui)

> La Svolta School: la prima (e più innovativa) scuola di crescita personale in Italia (scoprila qui)

cecilia sardeo firma nome

In primo piano

59 commenti su “Perché il Perfezionismo Sta Sabotando il tuo Successo”

  1. Beh l’area della mia vita in cui dovrei eliminare la perfezione è quella sentimentale perché cerco sempre di far felice e sorprendere le ragazze o le amiche con il risultato di essere troppo soffocante; mentre un episodio è nella vita lavorativa dov’è cercavo di raggiungere la perfezione ma ho capito che non sono perfetto e farò come dici tu Cecilia non mi arrenderò ma cercherò di aggiornarmi passo dopo passo. Sei stupenda ????????

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    • ???????? Vedrai che mantenendo il GPS impostato sulla crescita invece che sulla perfezione ti sentirai molto più spontaneo e autentico, in tutti gli ambiti della tua vita!

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  2. Io ho sempre desiderato essere perfetta in tuttogni con il risultato di non aver combinato nulla. Non ho raggiunto nessun obiettivo nella vita sentimentale, nella vita lavorativa, nello sport. Parto sempre con entusiasmo e poi quando capisco do non essere la migliore mollo. Ovviamente più vado avanti è più il senso di non essere all’altezza si è radicato quindi è sempre più facile arrendersi.

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    • Samanta, grazie per la tua immensa onestà! ???? Come cambierebbe la tua prospettiva se spostassi la tua attenzione sulla crescita che stai vivendo invece dell’obiettivo finale da raggiungere?

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  3. beh in questo momento, non riesco ad essere felice perché mi manca l’appoggio affettivo.
    forse essendomi mancato ed averlo provato, di quelli con il quale ti sembra di toccare il cielo con un dito e poi.. per varie vicissitudini averso perso.. questo e’ abbastanza frustrante.
    per questo sono sempre alla ricerca di rapporti come quello che avevo prima.. perche’ mi rendeva felice.
    le mie aspettative sono alte e questo mi fa rinunciare molto ad uscire anche con altre persone perché credo che non riusciro’ ad avere la felicita’ che avevo prima.
    in ambito “lavorativo”.. mi sono bloccata nello studio perche’ il mio indirizzo universitario, cambiando le mie passioni, non mi motiva piu’ nell’intravedere una professione che possa rendermi soddisfatta. o magari influisce anche nel complesso la mia insoddisfazione per il primo motivo.
    mi mancano poche materie, e volendo una volta uscita potrei provare a fare altro.. ma sono comunque molto apatica.

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    • Maria, sei qui con noi e ti sei persino concessa il tempo di scrivere qui nei commenti quindi mi sembra che l’aggettivo “apatica” sia un po’ troppo duro con te stessa 😉 Riguardo alla tua situazione sentimentale, vorrei condividere una domanda che per me ha cambiato totalmente la mia prospettiva sulle relazioni. Ovvero “Come posso essere presente con me stessa? Come posso dare a me stessa la stessa presenza ed appoggio che darei alla mia migliore amica?”. Questo ti ricorda dell’importanza di essere pienamente presente con te stessa invece di “delegare”, passami la parola, la tua felicità ad una relazione. Riguardo all’Università, ti consiglio questo video che potrebbe aiutarti a ritrovare la motivazione giusta 😉 https://www.youtube.com/watch?v=9e_q-0i74-s

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  4. Ciao! É proprio così questa sono io… e ho 58 anni… beh mi sono molto migliorata nel tempo, fermandomi. Quando sento che arriva l’impulso di dire ai collaboratori cosa come dove quando… Že lascio invece scorrere… non sarà esattamente come dico io eppure.. le cose sono fatte lo stesso e vanno proprio bene così! e io.. sono più rilassata.. e sto bene! ne guadagno tantissimo. Mi sento anche più centrata, se no finivo arrabbiata e mi sentivo sempre “fuori” non so se si capisce. Mi prende ancora l’impulso ma ora me ne accorgo! Se da giovane avessi potuto ricevere le tue pillole di saggezza Ceci avrei fatto prima ma tant’é… meglio tardi che mai! Un abbraccione. Mila

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    • Congratulazioni Mila! Felicissima di sapere di questi traguardi che stai raggiungendo con te stessa! Magari qualche tempo fa non c’erano le pillole in formato CeciWeekly, ma sai che puoi condividere sempre la tua saggezza con chi é ancora in erba 😉

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  5. Semplici ma geniali i tuoi ‘consigli di vita’ @Cecilia! Utili soprattutto nei periodi in cui la Vita stessa sembra un Kaos… irrisolvibile???? Ci vediamo alla..prox????

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  6. Ciao Ceci diciamo che non sono una perfetta perfezionista , però se iniziò a fare una cosa cerco di portarla a termine e che sia perfettamente tutto in ordine come Io voglio . Nel mio percorso di vita non ti so dire quale sfera si trova nella perfezione . Perchè in questo momento mi trovo ferma a metà del filo non riesco ad andare avanti ma non voglio ritornare indietro e così ho deciso di stare in Stand byte … Vedi nella mia vita di cadute ne ho fatte molte e continuerò a farle mi sono sempre rialzata più forte e decisa di andare avanti né i miei obiettivi più di prima. So che il percorso che dovrò fare è più lungo degli altri ma nel mio cuore e nella mia mente so che ci arriverò e che anche se non è del tuo perfetto Io ci sono arrivata a realizzare quel mio obiettivo di migliorare sia la mia sfera lavorativa che la mia sfera del mio carattere quello di impararmi ad essere meno altruista ed iniziare ad usare un po di sano egoismo…. Per non stare più ferma a metà filo ma di iniziare così a percorrere tutto il mio percorso fino alla fine è di dire oggi mi sento perfetto perché sono arrivato al mio obiettivo finale ho realizzato uno dei miei tanti sogni. Un abbraccio di luce Ceci ed un abbraccio di luce a tutti voi

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    • Bellissimo vederti anche qui cara Cristina. Credo che non ci sia nulla di sbagliato in voler dare il nostro meglio in ciò che facciamo, a patto che questo non ci mantenga del tutto paralizzati! Felice di sapere del tuo sentimento di realizzazione, te lo meriti ????

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  7. Penso che bisognerebbe smetterla di sperare che tutto sia o potrebbe essere perfetto! La vita ci dà tante possibilità e possiamo sfruttarle nelle piccole scelte quotidiane …

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  8. sicuramente nell’ambito musciare barra artistico nel quale provo a farmi spazio a volte cerco di perfezionare anche un testo o una base quando poi fondamentalmente basterebbe la semplicità senza andare troppo nel profondo ma fare arrivare un messaggio alle persone in parole povere. Beh chiaro che hai ragione bisogna cercare di migliorarsi non ostante tutto !!! ciao ceci

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  9. Nel ballo.. mi paragono sempre agli altri e mi aspetto sempre la perfezione.. E puntualmente mi abbatto.. ???? a tal punt che mi sto facendo superare dagli altri..

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    • Marilena, c’è una frase che a me piace molto che dice…”La competizione è sempre con noi stessi, la collaborazione con gli altri”. Ovvero, non potremo mai competere davvero con gli altri. Loro hanno un altro corpo, altre esperienze, altre strade che li hanno portati dove sono. Con gli altri possiamo COLLABORARE e in questo caso imparare. Ma con noi stessi…lì sì che possiamo competere. Cercare di CRESCERE. Di essere ogni giorno un passo più avanti rispetto a ieri. In altre parole…puntando alla crescita invece che alla competizione! Che ne dici? Ha alcun senso per te? ????????

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  10. Ciao Cecilia. Questa mattina ho trovato la mia tartaruga morta. Era con noi da tre anni. Vedi nelle ultime due settimane non mi sono presa cura di lei, dicendomi lasciala tranquilla e’ in letargo! È stata una forma egoistica per non dedicarle del tempo. Non bisogna mai abbandonare il perfezionismo. Forse adesso sarebbe viva ed io non avrei questo senso di colpa.

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    • Fabrizia, mi dispiace davvero per la tua tartaruga ????. Posso chiederti perché tu pensi che questo sia stato causato da una mancanza di perfezionismo?

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  11. grazie del tuo bellissimo messaggio.io domenico nel camino della mia vita ci sono state grande barrier,che mi anno blocato quella forza inderiore che cerco tutti I giorni. la mia ricerca e come debo arivare per la comunicazione della forza di questo spirit che dorme nel nostro corpo. se puo fare,e come fare,dammi la risposta.io sono residenti a montreal Canada.scusa gli errori a presto che dio ti benedice ciao.

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    • Ciao Domenico, grazie a te per averci scritto qui ???? La domanda che hai posto non ha una risposta semplice. Si tratta di un percorso che dura tutta la vita, ma che inizia sempre da piccoli, costanti e continui passi! ???? PS. Complimenti per il tuo italiano 🙂

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  12. Adesso mi rendo conto che sono molto perfezionista. E adesso mi trovo senza lavoro perché non voglio fare nemmeno uno sbaglio. So che e’ assurdo ma ho moltissima paura di sbagliarmi. E cosi’ mi trovo totalmente ferma e senza sapere come uscire di questo periodo di senza senso…

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    • Sonia, grazie per la tua apertura qui nei commenti. Come credi che potrebbe cambiare la tua situazione se riuscissi a puntare alla crescita continua, piuttosto che alla perfezione? ????????

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  13. Ho fatto a 29 anni un corso professionale di cucito, non ero in un bel periodo della mia vita, sono riuscita a finirlo ma mai a fare più di un orlo perché mi ero convinta di non essere capace e non trovare il tempo! Ho smesso di fare anche un orlo!!! Adesso faccio altro ma questo “Fallimento” mi perseguita anche se mi ha dato tanto questa esperienza!

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  14. ..sicuramente nelle relazioni, sentimentali e non. Do tutto me stesso per ottimizzare le risorse e mi aspetto la stessa cosa, soprattutto se la “leggerezza” di chi mi sta accanto, mi coinvolge al punto da costringermi a fare cose che non vorrei e che a modo mio mi ero organizzato affinché non mi accadesse. Non so se mi spiego… Ad ogni modo, so bene che un po’ di leggerezza e pazienza in più in me, mi farebbero stare molto meglio. Grazie.

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    • A volte basta solo un piccolo cambiamento di prospettiva cara Elisa, non essere troppo dura con te stessa! Come ti sentiresti se riuscissi a lasciar andare la ricerca della perfezione e invece cercassi solo di migliorarti e crescere continuamente? Prova a chiederti “Chi sarebbe Elisa senza questo bisogno di raggiungere la perfezione? Come cambierebbe la mia vita?”. Spero di leggerti presto :)????

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  15. Una cosa di cui non mi sento mai contento è la mia forma fisica. Nonostante gli anni e anni di sport non sono ancora riuscito ad ottenere i risultati fisici desiderati. Purtroppo non riesco a mantenere una costanza nei miei allenamenti per tutti gli altri impegni. Non riesco a seguire la dieta correttamente causa dei ritmi frenetici della società di oggi..
    Ma per fortuna godo di buona salute e ho tante buone persone accanto su cui poter contare. Questo si che è davvero importante!

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    • Ti senti felice dei progressi che hai fatto in termini di forma fisica durante gli anni Fabio? Anche se non riesci a seguire il piano di esercizio & nutrizione ideali, ritieni di essere cresciuto su questo aspetto durante gli anni? Perché se sì, ecco che hai già identificato un traguardo da celebrare e un pensiero da portare sempre con te ogni volta che dubiti di te;)

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  16. beh… in questo anno di cambiamento dle lugo di lavor, cerco di fare del mio meglio, ma i mie nuovi allievi , per fortuna mi hanno capita, perchè ci metto la passione e , quando non ricordo qualcosa o non so dare loro le risposte, con molta onestà lo ammetto e dico “ok, cerchiamolo insieme!” Così loro hanno imparato a riconoscere persino il mio sorriso e la mia stanchezza è accettata come un fatto naturale… allora posso dire che sono felice di quello che faccio e di come lo faccio… i miei capi? Beh, anche loro, hanno aspettative alte, però sanno anche aspettare e comprendermi… Tutto questo da quando ho smesso di “essere bravissima ” ad ogni costo… allora sì che mi distruggevo… ora sono una persona nuova e certamente serena e il mio sorriso è diventato uno stile di vita ! Grazie Cecilia !

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    • Wow Maria, che storia stupenda! Congratulazioni per il tuo nuovo lavoro e per lo splendido rapporto che stai creando con i tuoi allievi 🙂 ????

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  17. Anche io appartengo alla schiera dei perfezionisti incalliti al punto che ho raggiunto dei livelli talmente alti in molti ambiti da rimanere quasi completamente sola. Ecco questo è il punto e questo è il mio cruccio. Sono bloccata ormai in quasi tutti gli ambiti nel lavoro le persone mi ammirano ma da lontano… Sono talmente empatica da soffrire questo distacco quasi fisicamente. In famiglia mi temono in maniera reverenziale e la perdita di intimità mi ferisce … ma ho paura di mollare il controllo perché penso che qualcosa andrebbe a rotoli tutti si appoggiano su di me e sul mio perfezionismo perché li libera dall onere di doversi preoccuare delle loro cose. Sempre più spesso ho l’impressione di tenere più io al loro lavoro alla loro crescita affettiva ai loro sogni che loro stessi… mi sembra di vivere una specie di perfezionismo per procura. È come se dovessi prendermi cura di tutto e di tutti perché loro non sono in grado di farlo… mi rendo conto mentre scrivo di quanto possa sembrare presuntuoso tutto quest???? ma il mio spirito non è primeggiare ma aiutare è che forse lo faccio in maniera assistenziale… Solo con i miei figli riesco ad accompagnare invece che assistere ed ho capito che è una questione di prossimità e di tempo… Non potendo dedicare agli altri lo stesso tempo tendo a cercare di risolvere i loro empasse direttamente piuttosto che guidarli all autosoluzione … Anche in questo potrò sembrare presuntuosa ma i perfezionisti c chiedono molto a loro stessi e possono essere pertanto delle ottime guide se solo riescono a liberarsi della rigidità che gli è propria. Vi avvolga la luce.

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  18. Nel raggiungere il mio peso ideale! Ho perso 30 kg in 5 anni ma ne vorrei perdere altri 10kg! Sono ferma, nonostante una dieta attenta con prodotti biologici, ipocalorici, due giorni a settimana in palestra a fare pesi e camminata di 50 minuti tutte le mattine e a volte anche la sera! ????????????

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    • E come ti sentiresti se riuscissi a celebrare tutto il cammino che hai fatto fino ad ora? ???????? Perché WOW, di strada ne hai fatta TANTISSIMA! E nel frattempo lascia che ti chieda Gabriella…pratichi lo yoga?

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  19. sicuramente la vita sentimentale…tendo sempre a fare troppo…e il troppo non è mai abbastanza ma non viene apprezzato , anzo frainteso come “soffocamento”

    Grazie 🙂

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    • Marta, tutto dipende sempre dalla nostra intenzione nelle azioni che facciamo. Prova a chiederti che cosa vuoi raggiungere attraverso le tue azioni in ambito sentimentale…e se il “troppo” è una ricerca della perfezione, allora prova a chiederti…”Se potessi vivere la mia relazioni puntando alla mia crescita personale e alla nostra crescita come coppia, invece che alla perfezione, come sarebbe la mia relazione?”. Grazie per esserti aperta qui con noi ????

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  20. Buongiorno a tutti, oddio la perfezione mia grande croce e delizia…in tutto direi, prima con l’amore poi con il lavoro…praticamente se non mi sentivo perfetta non ero nessuno…che angoscia, adesso sono migliorata in questo anche perchè ho capito che è solo un’ansia da prestazione e poi guardandomi intorno con le persone e le situazioni che ci sono alla fine non meriterebbe nemmeno…;) Grazie Ceci per il tuo video “consapevole”

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    • Stai già usando il verbo giusto Monica! Vorrei CRESCERE professionalmente e sono sicura che stai crescendo professionalmente perché se c’è quest’intenzione, è impossibile non crescere in almeno qualche aspetto! Se non nelle tue competenze tecniche, almeno nella tua consapevolezza e motivazione ????

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  21. Ciao Cecilia, sono una ex insegnante di 45 anni. Sono uscita dal mondo della scuola non accettando più gli incarichi di supplenza ed ora mi batto per proteggere le mie figlie dal perfezionismo e l’orientamento al risultato che proprio la nostra scuola malata insegna a bambini e ragazzi ma mi sembra di combattere contro i mulini a vento… Io stessa ne sono stata pesantemente condizionata e sono in cammino verso la mia libertà…
    É molto frustrante

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  22. La mania di perfezionismo mi accompagna da quando ero ragazzina. E cerca la perfezione oggi, e cercala domani, alla fine sono caduta in una crisi depressiva che mi sono portata dietro per due anni. Qualcosa credo di avere imparato da quella lezione, anche se spesso il fantasma del perfezionismo mi perseguita ancora adesso, molto accattivante. Devo lavorarci su, ma come concretamente??

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  23. A volte mi sento un caso umano: conosco alla perfezione due lingue straniere (Inglese e Portoghese Brasiliano), sono un amministratore di sito web da 4 milioni di visitatori al mese, ho un bagaglio di conoscenza da autodidatta che farebbe invidia al 99% dei laureati, ma non ho neanche un diploma (me lo sto prendendo ad un corso serale tuttavia), e soprattutto non mi sento realizzato, mi sento come quel calciatore che è costretto a giocare in una categoria dilettantistica anche se potenzialmente è un calciatore da Champions League, il mio palcoscenico di vita non può essere una banale e triste scuola serale, ma stesso merita molto di più.

    Per non parlare dell’ amore, ho perso la testa per una bellissima ragazza dal 2014 in poi che non ricambia il mio sentimento, e ora sta con un altro, e questo mi fa stare davvero malissimo.

    Come ripartire? Il triste destino di una persona che come potenzialità di cervello è una vera e propria Ferrari, ma come prestazioni va quanto una vecchia 500.

    Mi sento come la versione maschile di Cenerentola, non è assolutamente facile essere me stesso.

    Cecilia cosa faresti se fossi me?

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    • Francesco, grazie dal cuore per questa condivisione. Credo proprio farò un Ceci Weekly per rispondere in modo più esaustivo a questa domanda. Ma già mi viene da dirti che non ti serve ripartire, perché da quanto scrivi, non ti sei mai fermato 🙂 E questa è una splendida notizia! Perché è molto più facile aggiustare il tiro quando già siamo in movimento, piuttosto che cominciare a muoverci da fermi. Credi già in te stesso e nel tuo potenziale (cosa mica da tutti). Ora prova una strada diversa, in una o più aree della tua vita. Metti in discussione la meta che hai sempre cercato di raggiungere! Quasi nessuna decisione è mai irreversibile, e da ogni sbaglio usciamo con un nuova consapevolezza che ci serve per individuare la strada giusta <3

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  24. Buongiorno ☺️
    Io per fortuna non sono una perfezionista…e per questo mi ritengo fortunata…vorrei solo credere più in me..e cercare di prendere alcune decisioni che mi stanno “ronzando” in testa da un po’….come ritornare a studiare…ma a 40 anni …2 bimbi è una famiglia…andrà dura????….
    Grazie mille ???? per i tuoi mille e più consiglio che mi danno forza in ogni dove……un abbraccio di luce a te Ceci e a tutti ????❤️????????????

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  25. Cara Ceci ti rigrazio per il video sempre attualissimo. Tendo sempre alla perfezione, e sebbene questo mi dia un enorme energia, avere un fine distante ed utopico, rischio di tanto in tanto di fare capriole nella non accettazione alla vita in ogni sua espressione. Grazie ancora per queste preziose tips che guidano il cammino

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  26. Ciao. Ora ho visto il secondo video:

    Che dire ? Penso probabilmente di essere in questa fase. Ricerco la perfezione, ogni volta, non rendendomi conto di quanta energia si spenda per questa.

    La mia prima (e ultima) esperienza lavorativa poi mi ha devastato le aspettative non solo sul lavoro in sé ma su me stesso.

    Non riesco a capire come uscire da questo brutto circolo. Ho 24 anni ed una laurea triennale.

    Ma mi sembra sempre che ciò che è stato fatto è insufficiente.

    E quel che è peggio, è che a seguito di questa esperienza, credo di non essere capace a dare me stesso per le prossime sfide nella vita.

    Una perfezione che sto cercando ultimamente ? Di non vivere in maniera “infantile”.

    Penso penso penso e penso … ma non faccio per l’idea che quello che faccio è sbagliato.

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